La Comunità Montana
chiude. L’agricoltura e l’alpicoltura saranno meno tutelate.
La Comunità Montana chiude dal 1° gennaio 2013, ma chi lo sa?
Crediamo pochi, perché non ne sta parlando nessuno.
Il guaio è che con la Comunità Montana chiudono parecchi servizi,
ai Comuni ed ai cittadini, e non è per niente garantita la loro continuazione.
In campo agricolo la Comunità Montana ha svolto finora, per
delega o per Legge, un’importante funzione di “presenza” sul territorio.
Martedì 30 e
mercoledì 31 ottobre ci sarà “Comunità Montana a porte aperte”, due giorni per discutere, riflettere,
informarsi e soprattutto manifestare solidarietà ai dipendenti dell’Ente che
stanno affrontando un futuro molto incerto e per nulla sicuro come posto di
lavoro.
Chi nel tempo ha avuto un qualsiasi beneficio dalla Comunità
Montana, passi a mettere una firma; chi ha avuto un contributo per rimettere su
un muro a secco crollato, per fare la manutenzione di un torrente o di una
pista, per potare i castagni, per acquistare un distributore di latte fresco,
per intubare un tratto di condotta
irrigua, per trasportare il latte in Cooperativa, per partecipare gratuitamente
a fiere e rassegne enogastronomiche, per piantare un meleto o un vigneto, per
partecipare gratuitamente ad un corso professionale o ad un aggiornamento
tecnico in agricoltura, passi per cortesia nel pomeriggio del 30 ottobre a
Bussoleno in Via C. Trattenero 15, dalle 17,00 in poi, a testimoniare che non
chiude un Ente inutile o sprecone e a manifestare la sua preoccupazione perchè
dal 2013, salvo i premi comunitari, terminerà ogni integrazione di reddito ed
aiuto locale all’agricoltura di montagna.
I dipendenti
della Comunità Montana valle Susa e Val Sangone
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