mercoledì 28 dicembre 2011

Tav e militari: benvenuti a Chiomonte, territorio dell'Afghanistan

(da NuovaSocietà )


di Giulia Zanotti
Chiudete gli occhi. Immaginate un paese di montagna in inverno, con la neve sugli alberi e tra i sentieri. Immaginate poi mezzi blindati, metri di filo spinato e un ingente spiegamento di forze di polizia. Ora riaprite gli occhi e scoprirete che quello che vi può sembrare un villaggio nei pressi di Kabul, in un Afghanistan tormentato da tanti anni di guerra, è in realtà Chiomonte. In Valsusa, a un'ora di strada da Torino.
Già, due luoghi così lontani, ma in che quest'inverno sono diventati così simili per l'imponente numero di mezzi militari che presidiano l'area dove sorge il cantiere della Tav. Quello che succede in questi giorni a Chiomonte, che dal primo gennaio diventerà "sito strategico nazionale", è documentato in un video che i No Tav stanno facendo girare su internet.
Così si scopre che basta avvicinarsi alle recinzioni per chiedere qualche informazione perchè le forze dell'ordine che presidiano la zona si mobilitino. Uomini in borghese e in divisa osservano prima da dietro le reti e poi escono. Controllo documenti e identificazione filmata per tutti coloro che si aggirano attorno al cantiere. Poco importa se sono studenti, come capitato nei giorni scorsi a una scolaresca di Bergamo, o valsusini che vogliono capire che cosa succederà dopo il primo gennaio. A Chiomonte, provincia dell'Afghanistan, non si scherza e le uniche luci che hanno illuminato questo Natale sono state quelle dei mezzi blindati che continuano a presidiare la zona.



mercoledì 21 dicembre 2011

Auguri di Natale e filo spinato

(pubblichiamo volentieri questo comunicato del Gruppo Consigliare MoVimento 5 Stelle della Regione Piemonte)



Ieri sera sono stati recapitati gli auguri per le feste da parte del movimento NO TAV ai Consiglieri e agli Assessori del Consiglio Regionale del Piemonte, in un grazioso cartoncino, con allegato un pezzo della concertina (speciale filo spinato con lame) che difende il non-cantiere di Chiomonte . 

Come Gruppo Consiliare abbiamo appoggiato l'iniziativa del movimento NO TAV, assicurandoci che le lettere arrivassero a buon fine a Palazzo Lascaris. 

Leggiamo divertiti dell'ennesimo travisamento totale da parte di rappresentanti ridicoli, che parlano "utilizzo di toni forti" o  addirittura c'è chi parla di "minacce di facinorosi". 

L'intenzione alla base del poco gradito dono era di accurata informazione per tutti quei consiglieri che parlano senza giusta cognizione di causa, per mettersi più in vista con le lobbies che pagano le loro campagne elettorali. Possiamo assicurare che non vi era nessun intento offensivo, anzi per poter evitare qualunque possibile e accidentale ferimento con le acuminate lame della rete, il pezzo è stato accuratamente appiattito in modo che risultasse assolutamente complanare al cartoncino a cui è stato fissato con materiale adesivo. D'altra parte se la Regione utilizza o avalla l'utilizzo di una rete di siffatta pericolosità - utilizzato solo in scenari di guerra - non è certo colpa dei No TAV. 

Siamo quindi molto dispiaciuti che gli auguri non siano stati graditi e siano stati ritirati dall'attento personale di sicurezza della Regione Piemonte.  

Ma in un mondo alla rovescia in cui a rappresentare le "Istituzioni" sono persone che si professano appartenenti ad uno stato che non esiste e che dileggiano l'idea stessa di appartenenza allo "Stato Italiano", dove si tagliano le pensioni e si attaccano i risparmi degli italiani ma non le spese militari e le opere inutili, tutto è possibile.

Sta a noi costruire un mondo migliore. Senza reti.
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle